La cancellazione di notizie da Google è un processo complesso che coinvolge aspetti legali e considerazioni etiche riguardanti la privacy e l’accesso alle informazioni. Il diritto all’oblio, una componente fondamentale della normativa europea sulla protezione dei dati, gioca un ruolo cruciale in questo contesto.
Aspetti Legali del Diritto all’Oblio
Il diritto all’oblio, sancito dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), consente agli individui di richiedere la cancellazione dei dati personali che li riguardano in diverse circostanze. Queste includono situazioni in cui i dati non sono più necessari per le finalità per cui sono stati raccolti, quando l’interessato ritira il consenso al trattamento, o quando i dati sono stati trattati illecitamente.
Procedura di Rimozione delle Notizie da Google
Il processo per richiedere la rimozione di contenuti da Google inizia con l’identificazione delle URL specifiche da eliminare. Gli utenti possono poi compilare il modulo di richiesta di rimozione disponibile sul sito di Google. Questo modulo richiede dettagli specifici, inclusi i motivi per cui si richiede la rimozione. Google valuta ogni richiesta bilanciando il diritto alla privacy dell’individuo con l’interesse pubblico alla disponibilità delle informazioni. In molti casi, Google può rifiutare la richiesta se ritiene che le informazioni abbiano un valore di interesse pubblico.
Il Punto di Vista di Google
Google adotta un approccio rigoroso e bilanciato per le richieste di rimozione dei contenuti. L’azienda valuta se le informazioni richieste per la rimozione sono di interesse pubblico, come nel caso di figure pubbliche, notizie di interesse giornalistico, o informazioni pertinenti alla protezione del pubblico. Inoltre, Google utilizza algoritmi avanzati per identificare le query di ricerca più comuni e determinare quali termini di ricerca correlati potrebbero apparire in automatico. Google cerca di mantenere un equilibrio tra la protezione della privacy e il diritto del pubblico di accedere alle informazioni.
Secondo le politiche di Google, la rimozione delle informazioni è possibile solo se queste risultano essere obsolete, non pertinenti, o pregiudizievoli. In caso di rifiuto della richiesta, gli individui hanno la possibilità di rivolgersi all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali per una revisione ulteriore.
Ruolo del Garante per la Protezione dei Dati Personali
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali è l’autorità nazionale che supervisiona e garantisce il rispetto delle normative sulla privacy. In caso di rifiuto della richiesta di rimozione da parte di Google, l’interessato può presentare un reclamo al Garante. Questo organismo ha il potere di esaminare il caso e, se lo ritiene opportuno, di ordinare a Google di rimuovere i contenuti contestati. Un esempio significativo è il provvedimento n. 275 del 9 maggio 2024, in cui il Garante ha ordinato a Google di deindicizzare diverse URL e rimuovere termini specifici dalle funzioni di completamento automatico e di ricerche correlate. Questo caso riguardava un ex influencer che aveva chiesto la rimozione di contenuti obsoleti e dannosi che continuavano a influenzare negativamente la sua vita professionale e personale.
La cancellazione di notizie da Google richiede una comprensione approfondita dei diritti legali e delle procedure disponibili. Mentre Google adotta un approccio bilanciato per garantire l’accesso alle informazioni pubbliche, il ruolo del Garante per la Protezione dei Dati Personali è fondamentale per tutelare i diritti alla privacy degli individui. La collaborazione tra queste due entità assicura che le richieste di rimozione siano trattate in modo equo, proteggendo la reputazione online e il diritto all’oblio delle persone.